" Armodio, Difficile pensare a un nome d'arte più felice, più corazzato, di quello scelto da un piacentino timido e determinato, per sigillare le sue invenzioni con un marchio che le rendesse più forti del loro tempo, sottraendole ala cronaca.
Così Armodio ha inteso la sua impresa d'artista, come se la pittura gli consentisse di fingere il marmo e l'intarsio di pietre dure, dominando la materia fino a trasfigurarla. Questo rende la sua opera insolita e rara, e per la fantasia dell'invenzione, e per l'impegno a rendere resistenti e solidi i sogni. La favola e il racconto stanno, per Armodio, in una realtà chiara, non fragile e non turbata. Dal tempo della crisi, dal relativismo delle forme egli esce con un'immagine integra, specchio di una visione dell'inconscio, di un pensiero segreto che ha trovato espressione. (...) "
Vittorio Sgarbi, 2005
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Armodio
" Itinerari in un mondo prossimo "
Ubi Maior Libri
a cura di Giovanni Faccenda